Da ormai molti anni nelle riunioni delle aziende di tutto il mondo c’è una parola d’ordine:
brainstorming. Significa letteralmente “tempesta cerebrale”, ma si può tradurre come momento
in cui raccogliere le idee. I colleghi si riuniscono e si confrontano sulle modalità con cui
affrontare una determinata tematica. Sembra una situazione pacifica e stimolante, ma per molte
persone può essere fonte di stress. Come mi vedono i colleghi e i superiori? E se gli altri dicono
cose più intelligenti? E poi quanto tempo perso…proviamo a dare alcuni consigli per vivere e far
rendere meglio un’attività che rimane importante e utile come il brainstorming.
1. Non siate timidi
Il primo nemico del brainstorming è la timidezza. Alcune persone sono più riservate per natura e
tendono a vergognarsi delle proprie idee anche se queste sono molto valide. Per questa ragione è
importante che in riunione vi sia un clima disteso e rilassato, che si può creare con l’aiuto di
qualche battuta ed evitando di demolire le idee degli altri. C’è modo e modo di bocciare un’idea,
è importante tenerlo a mente.
2. Puntualità e durata ragionevole
Nelle aziende il lavoro ha spesso ritmi incalzanti. Le riunioni sono importanti, ma tolgono tempo
alle attività principali dei partecipanti. Il brainstorming deve avere una durata ragionevole, anche
perché normalmente dopo molto tempo le buone idee faticano a venire. Fondamentale è poi la
puntualità. Oltre a fare perdere tempo, i ritardi indispongono le persone, rischiando dunque di
compromettere il clima disteso e rilassato necessario per il buon funzionamento del
brainstorming.
3. Preparazione
Se come abbiamo visto è importante che le riunioni non durino troppo, ai fini del brainstorming è
utile che i partecipanti conoscano in anticipo il tema della discussione. In questo modo possono
arrivare preparati e aver valutato in tranquillità alcune idee, che possono poi tranquillamente
esporre ai colleghi.
4. Non bisogna impressionare nessuno
Può sembrare superfluo dirlo, ma il brainstorming non è una gara. Non c’è alcun bisogno di
esprimere idee incredibili o altisonanti: il più delle volte anzi, l’idea migliore è quella più
semplice. E molti superiori non apprezzano affatto chi cerca in ogni modo di farsi vedere,
atteggiamento che spesso si rivela controproducente.
5. Non dimenticarsi delle idee bocciate
Inevitabilmente, la maggior parte delle idee che emergono durante un brainstorming vengono
bocciate. Questo non significa però che queste idee fossero cattive, semplicemente non erano le
più adatte in quel determinato momento, ma possono tornare utili in una situazione successiva.
E’ dunque utile segnarsi le idee (specialmente quelle degli altri) che ci hanno particolarmente
colpito, per poi eventualmente riproporle in futuro. Certo ci vuole anche un po’ di senso
psicologico: se un’idea piace evidentemente solo a noi forse non è così una buona idea, o
perlomeno non è il caso di riproporla.
6. Variare luoghi e modalità della riunione
Come molti di noi hanno sperimentato, spesso le idee migliori vengono in maniera improvvisa
facendo altro, come per esempio la doccia o correndo. Da questa intuizione nascono i “walking
meeting”, le riunioni che si svolgono camminando. Secondo alcuni studi universitari, queste
sono molto più produttive di quelle tradizionali in ufficio. Se non si vuole optare per i “walking
meeting”, è comunque consigliabile non rendere il brainstorming un’attività routinaria,
cambiandone spesso orario e luogo.
In conclusione
Brainstorming è un termine forse abusato, senz'altro molto di moda. Ciononostante, la
condivisione di idee è fondamentale per far crescere ogni azienda. Bastano pochi piccoli
accorgimenti per sfruttare al massimo le potenzialità di tutti noi.
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