Oltre a lavorare come dipendente, in Svizzera è possibile aprire un’attività autonoma. Per fare ciò è necessario seguire alcuni passaggi, tenendo a mente che chi lavora come indipendente ha meno garanzie e più rischi rispetto a un salariato, ma potenzialmente maggiori margini di guadagno.
Le forme giuridiche
Le forme giuridiche con cui si può aprire una società di lavoro autonomo in Svizzera sono molte, ma le più comuni sono tre. La più semplice è la “ditta individuale”, consigliata per quelle attività che sono strettamente legate alla singola persona, come per esempio artigiani, medici e avvocati. Questa forma giuridica garantisce la massima libertà imprenditoriale, poca burocrazia, la possibilità di iniziare con un piccolo capitale e un regime fiscale vantaggioso. Dall’altro lato però, nella ditta individuale la responsabilità e rischi gravano interamente sul proprietario ed è obbligatorio che il nome della ditta contenga quello del proprietario.
Uno dei modelli alternativi più frequenti è quello della “società anonima”. Essa può essere costituita da una o più persone naturali o giuridiche, le quali portano un capitale nella ditta che viene scomposto in somme parziali (le azioni). Ciò garantisce ai soci di perdere il solo capitale azionario in caso di fallimento, ma questo non può essere inferiore a 100mila franchi. Inoltre nelle società anonime i soci sono considerati come dipendenti e hanno dunque con la possibilità di essere assicurati socialmente, mentre nella ditta individuale il proprietario deve badare alla propria previdenza. In generale però, le società anonime hanno costi maggiori e sono soggette alla doppia imposizione, con tasse sia sugli utili della società sia sul reddito privato.
Altra forma giuridica molto frequente è la “società a garanzia limitata” (Sagl). La Sagl è la forma normalmente scelta dalle PMI e dalle imprese familiari. Il capitale sociale minimo è di 20mila franchi e in generale le spese di costituzione sono inferiori rispetto alle società anonime. Come queste però, anche le Sagl sono soggette alla doppia imposizione.
Come fondare una ditta individuale
Fondare una ditta individuale è semplice. Il proprietario deve inviare inoltrare all’Istituto delle Assicurazioni Sociali Cantonali (IAS) un apposito modulo scaricabile sul web, cui oltre alla documentazione richiesta, va allegata una lettera per spiegare dove fisicamente viene svolto il lavoro, di cosa ci si occupa, chi sono i clienti e come vengono stabiliti i compensi. È necessario disporre di un recapito civico in Svizzera, che va indicato come sede della ditta. Dopo le verifiche di routine, l’IAS autorizzerà l’attività indipendente che, a parte in casi specifici dove sono richiesti particolari requisiti (per esempio nel campo medico), può partire sin da subito.
Anche gli stranieri possono avviare un’attività autonoma in Svizzera. Esiste una differenza di legislazione per cittadini dell’Unione europea e AELS e chi ha passaporto di Paesi terzi. Questi ultimi hanno norme più stringenti, in quanto per esercitare una professione indipendente devono soddisfare i presupposti concernenti il mercato del lavoro svizzero. Nel caso risiedano nella Confederazione, i cittadini UE per avanzare la richiesta dovranno necessariamente richiedere il permesso di dimora con attività lucrativa indipendente. Nel caso dei frontalieri il permesso richiesto è quello di attività lavorativa indipendente frontaliera.
L’iscrizione al Registro di commercio e la partita IVA sono necessari solo a partire da una cifra d’affari di 100mila franchi, ma la prima è consigliabile effettuarla comunque, specialmente se il titolare dell’attività è residente all’estero.
Tasse e contributi
A differenza di società anonime e società a garanzia limitata, le ditte individuali non pagano l’imposta federale diretta sull’utile, ma solo quella sul reddito, oltre all’imposta sul reddito e sulla sostanza richiesta dai Cantoni. A seconda del fatturato indicato nella dichiarazione fiscale (che va compilata annualmente) viene stabilito l’ammontare dell’imposta sul reddito. Se vengono superati i 100mila franchi, bisogna annunciarsi spontaneamente presso l'Amministrazione federale delle contribuzioni per il pagamento dell’IVA.
Sempre legato al fatturato è l’ammontare dei contributi sociali, I lavoratori indipendenti sono responsabili della propria previdenza e devono affiliarsi a una cassa di compensazione per poter versare il primo pilastro previdenziale (AVS, AI, IPG), mentre il secondo e il terzo sono facoltativi, anche se consigliati. Contrariamente ai lavoratori dipendenti, che condividono il pagamento dei contributi con il datore di lavoro, i lavoratori indipendenti se ne assumono la totalità. Infine, coloro i quali impiegano dei dipendenti devono fornire loro una copertura previdenziale completa.
È importante evidenziare che il frontaliere proprietario di una ditta individuale perde l’esenzione dall’obbligo di dichiarare il proprio reddito in Italia riservata ai dipendenti, dunque si ritrova a pagare le tasse anche nel proprio Paese di residenza.
In conclusione
La Svizzera è un Paese che incoraggia l’iniziativa privata, con tante diverse possibilità per fondare un’impresa e un carico di burocrazia relativamente ridotto. Questo fa sì che nella Confederazione ci siano moltissime piccole aziende: oltre 200mila solo tra le società a garanzia limitata. Tale facilità non deve però far dimenticare che, specialmente per le ditte individuali, il lavoro autonomo può essere rischioso. Pertanto, è utile prima di imbarcarsi in questo progetto elaborare attentamente un business plan con l’aiuto di un professionista.
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