Come le altre economie europee, anche la Svizzera ha risentito della crisi causata dalla pandemia da Covid-19. Il Paese alpino però si è ripreso prima e meglio degli altri, grazie alla solidità della sua economia. Alcuni settori di essa sono ora in evidente crescita, mentre altri, compresi alcuni di quelli tradizionalmente forti nella Confederazione, vivono un periodo di difficoltà. Andiamo a vedere quali sono.
Una panoramica sui settori in Svizzera
Al netto dei licenziamenti che hanno colpito le grandi multinazionali americane negli ultimi mesi, il settore tech è sempre uno di quelli con maggiori offerte di lavoro. In particolare nel Canton Ticino, si sta assistendo a un’importante crescita nel settore delle tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni.
2. Il settore farmaceutico
Tradizionale fiore all’occhiello dell’economia elvetica, il settore farmaceutico sta attraversando una fase di trasformazione. Dopo il boom legato alla pandemia da Covid-19, ora il settore sta guardando a nuovi farmaci cosiddetti innovativi, soprattutto per il trattamento del cancro e delle malattie rare. Con l'approssimarsi della scadenza dei brevetti di alcuni farmaci di successo, le grandi aziende svizzere Novartis e Roche stanno investendo per lanciare nuove terapie e rivitalizzare il proprio portafoglio di ricerca. Non bisogna dimenticare che il farmaceutico è la principale voce di esportazioni dell’economia elvetica, dunque una grande fucina di posti di lavoro qualificati.
3. Il settore bancario
La Svizzera è nota in tutto il mondo per essere il Paese delle banche. Non deve dunque stupire il fatto che questo settore è ancora uno di quelli che offre maggiori opportunità di lavoro nella Confederazione. Tuttavia, in questi mesi sta vivendo profonde trasformazioni. Credit Suisse, la seconda banca più grande del Paese, è stata salvata da un inatteso fallimento grazie all’acquisizione da parte della rivale UBS. La solida reputazione bancaria della Svizzera ne è rimasta danneggiata e le prospettive del settore oggi sono poco chiare come mai prima d’ora.
4. L’orologeria
Oltre a essere il Paese delle banche e del cioccolato, nell’immaginario comune la Svizzera è anche il Paese degli orologi. Questo settore sta vivendo una grande crescita: dopo un 2022 da record, il primo trimestre 2023 ha fatto segnare addirittura un +12,8% sul già ottimo stesso periodo dell’anno precedente. A pesare è la riapertura del mercato cinese, che ha archiviato la politica “Zero Covid”.
5. Il turismo
Il Covid aveva messo in grossa difficoltà il settore turistico che rappresenta una fetta non trascurabile dell’occupazione elvetica, specie di quella stagionale. I dati più recenti sono ormai vicini a quelli della stagione 2019, l’ultima prima della pandemia. Il definitivo ritorno del turismo asiatico atteso per la prossima estate dovrebbe portare definitivamente alla ripresa, con la conseguente richiesta di manodopera.
6. Il settore sanitario
L’invecchiamento della popolazione comune a tutte le nazioni occidentali non risparmia la Svizzera. Per questo il settore sanitario, e in particolare quello dell’assistenza agli anziani, ha una crescente richiesta di manodopera.
7. Trasporto e logistica
Tra gli effetti benefici della ripresa post-Covid non si può non citare quello sul trasporto e sulla logistica. Camionisti e magazzinieri sono dunque sempre più ricercati in Svizzera, con paghe assolutamente interessanti.
In conclusione
A differenza di molti altri Paesi occidentali, la Svizzera non solo non ha problemi di disoccupazione, ma anzi è in costante deficit di manodopera. In particolare in alcuni settori dunque, trovare lavoro non è complicato. Per fare ciò è bene sondare il mercato tramite siti specializzati o affidarsi ad agenzie specializzate come Apa Solutions, che hanno molti anni d’esperienza nel connettere domanda e offerta di lavoro.
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