Lavorare in Svizzera è sicuramente una prospettiva allettante, ma per gli stranieri non è sempre semplice comprendere come funzionano le sue norme sul lavoro. La Confederazione infatti non è uno Stato membro dell’Unione europea: valgono dunque regole specifiche sui permessi di lavoro che è utile conoscere.
I tipi di permessi di lavoro in Svizzera
Innanzitutto è fondamentale sapere che per lavorare in Svizzera esiste una prima e importante distinzione. I lavoratori stranieri che prestano servizio per meno di tre mesi o per un massimo di 90 giorni per anno civile non hanno bisogno di permessi di lavoro. L’unico obbligo è in capo al datore di lavoro che dovrà notificare l’attività lucrativa mediante la procedura di notifica elettronica, al più tardi il giorno precedente l’inizio dell’attività lavorativa.
Per chi lavora per un periodo superiore ai tre mesi invece, i tipi di permessi di soggiorno, che per i cittadini dei Paesi Ue/Aels valgono anche come permessi di lavoro, sono quattro:
Come richiedere un permesso di lavoro in Svizzera
Per richiedere il permesso, il lavoratore deve recarsi presso il Comune di residenza e notificare il proprio arrivo in Svizzera facendo richiesta del permesso cui è interessato. Questa deve essere fatta entro 14 giorni dall’arrivo nella Confederazione e in ogni caso prima dell’assunzione d’impiego.
I documenti necessari sono la carta d’identità o il passaporto in corso di validità e il certificato di assunzione o il contratto di lavoro che indichi la durata dell’impiego e il tasso d’occupazione.
In conclusione
Per gli stranieri, lavorare in Svizzera è meno immediato che lavorare in Paesi membri dell’Unione europea. Tuttavia la procedura burocratica è piuttosto snella e normalmente non sussistono particolari difficoltà.
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