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Disoccupazione in Svizzera

9 febbraio 2022

Sebbene sia un’esperienza poco piacevole, può capitare a tutti di perdere il proprio lavoro e di

trovarsi ad aver bisogno dell’indennità di disoccupazione mentre si è alla ricerca di un nuovo

impiego. È dunque importante conoscere le modalità per accedervi e sapere come questa funzioni in

Svizzera.

I requisiti per accedere alla disoccupazione in Svizzera


Può accedere all’indennità di disoccupazione chi ha perso il proprio lavoro, completamente o

parzialmente, e ha lavorato come lavoratore dipendente in Svizzera per almeno 12 mesi negli ultimi

due anni. Questo significa che i lavoratori autonomi non possono richiederla. La disoccupazione

può essere erogata a chi ha un’età compresa tra i 15 e i 65 anni (64 per le donne), oltre la quale si

rientra nell’Assicurazione Vecchiaia e Superstiti (AVS). Se si percepisce una rendita di vecchiaia

AVS non si può accedere all’indennità di disoccupazione.

Inoltre, per godere dell’indennità di disoccupazione in Svizzera è necessario provare di stare

cercando attivamente un lavoro. È dunque fondamentale conservare le prove delle ricerche, come

lettere di candidatura e di rifiuto, perché saranno richieste dall’ufficio di collocamento. È

obbligatorio iniziare a cercare lavoro tre mesi prima della fine del rapporto di lavoro se si ha un

contratto a tempo determinato oppure durante il termine di disdetta. Va infine accettato qualsiasi

lavoro in linea col proprio profilo professionale, pena la perdita dell’indennità.

La disoccupazione in Svizzera può essere richiesta anche dai cittadini stranieri, purché si abbia un

permesso di domicilio o di soggiorno. I frontalieri (lavoratori con permesso G) ricevono invece

l’indennità di disoccupazione dal proprio Paese di residenza. Essi possono però beneficiare dei

servizi dell’Ufficio regionale di collocamento (URC) ed essere così seguiti nella ricerca di un nuovo

lavoro in Svizzera: per farlo devono annunciarsi presso l’URC del cantone in cui hanno svolto il

loro ultimo impiego nella Confederazione.


Come richiedere la disoccupazione in Svizzera


Per richiedere la disoccupazione in Svizzera bisogna, avendo tutti i requisiti di cui sopra, andare di

persona all’URC del proprio cantone, oppure nella sede del proprio comune. È necessario portare

con sé: il certificato di assicurazione AVS/AI o la tessera di assicurazione malattia, la carta

d’identità o il passaporto, l'attestazione di domicilio del Comune o, per gli stranieri, il permesso di

soggiorno. Servono anche la lettera di licenziamento, i certificati degli ultimi datori di lavoro, gli

attestati di formazione e di perfezionamento e le prove delle ricerche di lavoro fatte fino a quel

momento.


A quanto ammonta la disoccupazione in Svizzera


Normalmente, l’indennità di disoccupazione in Svizzera ammonta al 70% dell’ultimo stipendio.

Questa sale all’80% in caso di figli a carico con meno di 25 anni, oppure di un’invalidità almeno al

40% o se il proprio ultimo stipendio era inferiore ai 3747 franchi.

Vengono versate cinque indennità giornaliere a settimana, dal lunedì al venerdì: per questo

l’ammontare mensile non è costante, anche se non cambia di molto da mese a mese. A seconda dei

mesi di contribuzione negli ultimi due anni (mai meno di 12) e di fattori come l’età ed eventuali

invalidità, cambia la durata del periodo in cui si ha diritto all’assegno di disoccupazione: il minimo

sono 200 indennità giornaliere, il massimo 520.

L’assicurazione di disoccupazione è alimentata da tutti i dipendenti affiliati all'assicurazione per la

vecchiaia (AVS) e dai loro datori di lavoro, che sono obbligati a contribuirvi. L'azienda e il

dipendente pagano metà ciascuno il contributo. L'aliquota contributiva ammonta al 2,2% dello

stipendio annuo.


In conclusione


La Svizzera ha un sistema di disoccupazione generoso, anche se i requisiti per mantenerlo sono

stringenti. La lunga durata e l’alto ammontare consentono al lavoratore di cercare con tranquillità

un nuovo impiego: tuttavia i controlli severi fanno sì che sia necessario essere effettivamente attivi

nella ricerca del lavoro. Vista la floridità del mercato del lavoro nella Confederazione questo è un

sistema funzionale, che sopperisce alla relativa facilità con cui i datori di lavoro possono licenziare.

Autore: Ale APA 28 febbraio 2025
 Il lavoro pesante, caratterizzato da attività fisiche intense come il sollevamento di carichi, posture prolungate e movimenti ripetitivi, può comportare significativi rischi per la salute dei lavoratori. Tra i disturbi più comuni si annoverano problemi muscoloscheletrici, affaticamento cardiovascolare e altre patologie correlate. È fondamentale adottare strategie preventive per mitigare questi rischi e garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre.
Autore: Ale APA 26 febbraio 2025
 La fotosintesi è il processo fondamentale attraverso il quale le piante convertono l'energia luminosa in energia chimica, producendo sostanze organiche necessarie per la loro crescita e sviluppo. Durante questo processo, le piante rilasciano elettroni che possono essere sfruttati per generare energia elettrica, aprendo la strada a innovazioni nel campo delle energie rinnovabili.
Autore: Ale APA 20 febbraio 2025
 Nelle aree urbane moderne, l'eccessiva presenza di superfici impermeabili come asfalto e cemento ha portato a una serie di problematiche ambientali, tra cui l'aumento delle temperature, l'incremento del rischio di allagamenti e la riduzione della biodiversità. Per contrastare questi effetti negativi, molte città stanno adottando la pratica del "depaving" o depavimentazione, che consiste nella rimozione di queste superfici artificiali per restituire spazio al verde urbano.
Autore: Ale APA 11 febbraio 2025
 Le molestie sessuali sul posto di lavoro rappresentano un fenomeno tristemente diffuso, dal profondo impatto sull’ambiente lavorativo e sul benessere personale. Non sempre è chiaro cosa si definisce esattamente come molestia sessuale. La giurisprudenza elvetica ha concluso che per molestie sessuali sul posto di lavoro si intendono tutti i comportamenti di natura sessuale o sessista che si verificano nel contesto lavorativo, sono indesiderati dalle persone coinvolte e sono percepiti come una violazione dell’integrità personale. Tali comportamenti includono osservazioni, battute, gesti o contatti fisici non richiesti, nonché situazioni di pressione psicologica o ricatti.
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