Qual è lo scopo del sistema previdenziale svizzero?
Se lavori in Svizzera sei sicuramente già stato introdotto al sistema previdenziale dei tre pilastri, ma per mancanza di curiosità potresti non aver capito bene come funziona.
Vediamo insieme, con termini di facile comprensione, come funziona tale sistema e quali sono i suoi vantaggi, in particolare per i frontalieri che lavorano in Svizzera.
Come già accennato, il sistema previdenziale svizzero è composto da tre pilastri con
lo scopo di garantire una protezione finanziaria
alle persone che lavorano in Svizzera durante il pensionamento, in caso d’invalidità o di decesso.
Come è strutturato il primo pilastro e a cosa serve?
Il primo pilastro, anche conosciuto come previdenza statale, è obbligatorio per tutte le persone esercitanti un'attività lucrativa (anche per i frontalieri) e ha lo scopo di coprire il fabbisogno vitale, vuol dire garantire il minino sindacale della popolazione.
L’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti, l’AVS rappresenta una parte del primo pilastro.
Indipendentemente dell’ambito professionale, ogni lavoratore versa ogni mese un contributo obbligatorio all’AVS (inclusi i frontalieri) – la stessa quota viene versata anche da parte dal datore di lavoro.
Il primo pilastro comprende inoltre sia
l’assicurazione federale per l’invalidità (AI)
– con l’obiettivo di ridurre le conseguenze economiche di una limitazione della capacità di guadagno per motivi di salute - che
l’indennità di perdita di guadagno (IPG)
per il servizio militare, la maternità e le prestazioni integrative.
Come si compone il secondo pilastro?
Oltre all’assicurazione infortuni, il secondo pilastro comprende la previdenza professionale gestita dalle casse pensioni, che copre i rischi d’invalidità e decesso in caso di malattia a partire dal diciassettesimo anno di età.
È importante sottolineare che insieme al datore di lavoro, ogni lavoratore in Svizzera versa contributi mensili alla cassa pensione; i contributi del datore di lavoro devono essere almeno pari alla somma dei contributi versati dal dipendente.
Attualmente, sono affiliate obbligatoriamente al secondo pilastro le persone che hanno percepito presso un unico datore di lavoro un salario annuo superiore a 21’510 franchi durante l’anno precedente (valore valido per l’anno 2021).
Tieni presente che le prestazioni dei primi due pilastri coprono però di norma
solo il 60% dell’ultimo salario ed è per questo motivo che consigliamo di investire anche in una previdenza privata: il terzo pilastro.
Come è strutturato e quali sono i vantaggi del terzo pilastro per i frontalieri?
Ti sei mai chiesto per quali ragioni una persona occupata come frontaliere in Svizzera dovrebbe essere interessata a stipulare un terzo pilastro?
Prima di tutto è importante capire come si compone l’ultimo dei tre pilastri del sistema previdenziale svizzero, per niente da sottovalutare.
Con terzo pilastro viene intesa la previdenza privata. Questa è facoltativa, ovvero su base volontaria.
A sua volta, viene suddivisa in due pilastri:
✓ 3a ovvero previdenza vincolata: in questo caso il capitale si libera solo al raggiungimento del pensionamento.
✓ 3b ossia previdenza libera: permette di fissare liberamente la durata del piano, e quindi di liberare il capitale alla scadenza desiderata.
Come abbiamo già accennato, oggi le prestazioni del primo e del secondo pilastro spesso non sono sufficienti per mantenere l’abituale tenore di vita durante l’età del pensionamento, quindi molte persone che lavorano in Svizzera optano per questa previdenza complementare privata a scanso di spiacevoli lacune di reddito.
Quindi, il terzo pilastro non è nient’altro che una forma di risparmio studiata appositamente per far sì che al mio pensionamento io possa avvicinarmi al tenore di vita che avevo durante lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Ritornando alla nostra domanda iniziale, per quanto riguarda i frontalieri, l’interesse di stipulare il terzo pilastro dovrebbe essere maggiore, per due ragioni:
1. Prima di tutto la gran parte dei frontalieri ha iniziato a lavorare in Svizzera in età già avanzata, e quindi gli mancano diversi anni contributivi.
2. Secondariamente, molti di loro hanno probabilmente già investito una parte del secondo pilastro per costruire casa. E quindi, al momento del pensionamento, non potranno ricevere una pensione completa.
Per questi motivi suggeriamo di svolgere sempre un’analisi della vostra situazione previdenziale attuale.
In conclusione, è vero che il frontaliere ha un tenore di vita più alto degli italiani che lavorano in Italia e spesso non valuta la possibilità di risparmiare o lo fa troppo tardi, ma il nostro consiglio è quello di pianificare bene e iniziare presto!
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